Il fabbro Francesco
Francesco
Melis è un fabbro di 50 anni che lavora nell’officina fondata dal nonno nel
1932. In realtà prima di quest’anno l’officina era situata in un’altra parte
del paese. Il laboratorio Melis esiste in paese da allora, dopo essere passato
al padre e dove ora lavora sia Francesco che il fratello, dal 1988 ( da ben 26
anni!).
Il
suo è’ un lavoro che gli piace molto, che lo appassiona e che consiglierebbe ad
altri, anche se oggi non ci sono giovani apprendisti che vogliono imparare e persone
a cui trasmettere questa passione.
In
media si lavora circa 8 ore al giorno e oramai da 30 anni: ci si alza presto al
mattino, si va in officina per le 8 circa, si lavora sino all’ora di pranzo e
poi si riprende al pomeriggio tra le 15,30 e le 19,30/20,00.
Questi
orari gli permettono di dedicare del tempo alla propria famiglia. Il sabato e
la domenica non si lavora salvo non ci siano delle consegne.
Tra
le cose che lo appassionano c’è il piacere di creare delle cose con le mani.
Spesso
capita di lavorare da soli perché nella giornata può capitare che ci siano
diverse commissioni da fare.
Ma
quando il lavoro da fare è grosso è necessario non essere soli, quando i
materiali sono pesanti e difficili da maneggiare.
Quello
del fabbro è il mestiere di chi dà forma al ferro: il ferro si piega a colpi di
martello e alcuni macchinari, per poi essere lavorato sull’incudine.
Le
maggiori lavorazioni sono cancelli, ringhiere e portoni. Mentre anni fa il
ferro si scaldava e accendendo i fuochi con il calore del forno si lavorava per
dargli una forma, oggi i pezzi si acquistano già con una forma e si saldano poi
insieme.
Tra
gli attrezzi che si usano più spesso c’è la troncatrice, che serve per tagliare
a misura il ferro. Ci sono poi una serie di utensili come pinze di varie forme
che servono per prendere, tenere e lavorare il ferro. Gli attrezzi stessi sono
fatti dal fabbro.
Tra
le tante lavorazioni il nonno era conosciuto in paese per preparare e ferrare i
cavalli, come maniscalco.
Francesco
ci mostra un balcone in tondo che nella lavorazione viene curvato e sagomato,
in circa due tre giorni. Per fare un cancello si impiega circa una settimana.
Prima della saldatura il ferro si lavorava con incastri e ribatutti con i
rivetti e alla fine dei lavori viene zincato
Tra
i lavori più difficili quando era giovanissimo ricorda un cancello con lavorazioni
e decorazioni tutte fatte a mano, la cui lavorazione è durata circa 20 giorni
lavorativi, lavorando con gli operai e il padre.
Come
indumenti utilizza un grembiule di pelle che serve per evitare che le scintille
e le parti roventi brucino i vestiti.
Ha
iniziato questo lavoro perché l’ha ereditato e imparato seguendo il padre. Ha
iniziato a lavorare dopo essersi diplomato alla scuola mineraria quando già le
miniere stavano chiudendo.
Nessun commento:
Posta un commento