martedì 21 giugno 2016

ViKiLab Gonnesa Il Fabbro Francesco

Il fabbro Francesco
 
Francesco Melis è un fabbro di 50 anni che lavora nell’officina fondata dal nonno nel 1932. In realtà prima di quest’anno l’officina era situata in un’altra parte del paese. Il laboratorio Melis esiste in paese da allora, dopo essere passato al padre e dove ora lavora sia Francesco che il fratello, dal 1988 ( da ben 26 anni!).
Il suo è’ un lavoro che gli piace molto, che lo appassiona e che consiglierebbe ad altri, anche se oggi non ci sono giovani apprendisti che vogliono imparare e persone a cui trasmettere questa passione.

In media si lavora circa 8 ore al giorno e oramai da 30 anni: ci si alza presto al mattino, si va in officina per le 8 circa, si lavora sino all’ora di pranzo e poi si riprende al pomeriggio tra le 15,30 e le 19,30/20,00.
Questi orari gli permettono di dedicare del tempo alla propria famiglia. Il sabato e la domenica non si lavora salvo non ci siano delle consegne.

Tra le cose che lo appassionano c’è il piacere di creare delle cose con le mani.
Spesso capita di lavorare da soli perché nella giornata può capitare che ci siano diverse commissioni da fare.
Ma quando il lavoro da fare è grosso è necessario non essere soli, quando i materiali sono pesanti e difficili da maneggiare.
Quello del fabbro è il mestiere di chi dà forma al ferro: il ferro si piega a colpi di martello e alcuni macchinari, per poi essere lavorato sull’incudine.

Le maggiori lavorazioni sono cancelli, ringhiere e portoni. Mentre anni fa il ferro si scaldava e accendendo i fuochi con il calore del forno si lavorava per dargli una forma, oggi i pezzi si acquistano già con una forma e si saldano poi insieme.

Tra gli attrezzi che si usano più spesso c’è la troncatrice, che serve per tagliare a misura il ferro. Ci sono poi una serie di utensili come pinze di varie forme che servono per prendere, tenere e lavorare il ferro. Gli attrezzi stessi sono fatti dal fabbro.

Tra le tante lavorazioni il nonno era conosciuto in paese per preparare e ferrare i cavalli, come maniscalco.

Francesco ci mostra un balcone in tondo che nella lavorazione viene curvato e sagomato, in circa due tre giorni. Per fare un cancello si impiega circa una settimana. Prima della saldatura il ferro si lavorava con incastri e ribatutti con i rivetti e alla fine dei lavori viene zincato

Tra i lavori più difficili quando era giovanissimo ricorda un cancello con lavorazioni e decorazioni tutte fatte a mano, la cui lavorazione è durata circa 20 giorni lavorativi, lavorando con gli operai e il padre.
Come indumenti utilizza un grembiule di pelle che serve per evitare che le scintille e le parti roventi brucino i vestiti.

Ha iniziato questo lavoro perché l’ha ereditato e imparato seguendo il padre. Ha iniziato a lavorare dopo essersi diplomato alla scuola mineraria quando già le miniere stavano chiudendo.



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